Peugeot presenta la nuova 201 ed inaugura la sigla a 3 cifre con ‘0’ (zero) centrale (v.articolo relativo). Il claim di lancio recita: elle est d’une fiabilité à toute épreuve (è di una affidabilità a tutta prova).
E’ l’inizio dell’era moderna di Peugeot.
La linea particolarmente elegante sedurrà il pubblico del salone di Parigi e sarà un successo la raccolta di ordini. La 201 gode di un motore 1122 cc classico che sviluppa una potenza di 23 CV e con un cambio a tre velocità.
L’idea di produrre vetture su vasta scala sul modello americano della Ford T, prese piede anche in Peugeot ma chi doveva finanziare il progetto (leggi banche), negarono l’aiuto alla casa di Sochaux. Nonostante lo sgarbo, Robert Peugeot non si perse d’animo e trovò il denaro da una delle prime finanziarie della storia francese (Lucien Rosegart) che diede la possibilità così a Peugeot d’iniziare la produzione.
Come usanza in quel periodo, la vettura venne prodotta in varie versioni su medesimo telaio. Eccola apparire quindi in versione berlina, coupé, convertibile (cabriolet e roadster), limousine, commerciale e sport.
La 201 oltre ad essere la prima vettura costruita con il nuovo sistema di numerazione, vanta altri piccoli primati. E’ la prima vettura di grande serie dotata di sospensioni anteriori indipendenti e , curiosità, in occasione del lancio nel 1929 sono state coniate monete promozionali con la dicitura “201 un valore sicuro”.
E’ stata proposta anche in una versione 201 T con cingoli al posto delle ruote posteriori (vedi foto sotto).
Nel 1931 sono stati realizzati 20 esemplari di 201 X attrezzati con un motore sportivo Bugatti praticamente dimezzato rispetto al famoso 8 cilindri.
La vettura venne costruita dal 1929 al 1937 in 13485 esemplari.