Il più antico marchio automobilistico del mondo ancora in attività afferma la sua personalità e il suo carattere con un nuovo logo. Inaugura una nuova pagina della sua storia che è stato presentato Il 25 febbraio scorso. PEUGEOT svela il suo nuovo logo: uno stemma adorno di una magnifica testa di leone. PEUGEOT ha adottato, nel corso degli anni, dieci loghi tutti rappresentativi dell’emblema del leone. Oggi, l’undicesima versione, più raffinata, qualitativa ed elegante, nasce dal PEUGEOT Design Lab, il laboratorio di Global Brand Design del marchio PEUGEOT. Il primo Leone su un prodotto Peugeot risale al 1847, esattamente 170 anni fa. Nel tempo si è evoluto graficamente e molti significati gli sono stati attribuiti. Peugeot costruisce per lo più utensili artigianali fin dal 1810, ma dopo 37 anni e una buona diffusione commerciale, arriva il momento di identificarsi con un marchio adatto, riconoscibile e forte. “Resistenti nei denti, flessibili nelle lame, rapidi nel colpire” queste, nell’idea di Jules ed Emile Peugeot, le qualità degli utensili Peugeot che il logo deve evidenziare. Il compito di disegnarlo viene affidato, nel 1847, a Justin Blazer gioielliere (il creativo dell’epoca) di Montbéliard, la cittadina nelle vicinanze. Con premesse del genere, normale che dalla sua matita sia uscito un Leone, che inizialmente viene rappresentato di profilo, mentre cammina su una freccia. Depositato quale marchio di fabbrica nel 1858, inizialmente il logo è destinato soltanto alle lame, per estendersi poi a tutta l’utensileria. Compare sulle biciclette nel 1882, quando ormai contraddistingue ogni oggetto di produzione Peugeot, a partire dai leggendari macinini per caffè. Non lo si trova invece sulle prime vetture prodotte da Armand Peugeot, che si accontenta di una semplice scritta a lettere maiuscole, anche perché il logo del Leone appartiene al cugino Eugène. Quando nel 1905 anch’egli inizierà a produrre veicoli ecco che il Leone Peugeot salirà in automobile, sulle Lion Peugeot della Peugeot Frères e dal 1913 sulla fortunata Bébé Peugeot. L’evoluzione del logo è continua: negli anni ’20 su iniziativa del Direttore Generale Lucien Rosengart il Leone perde la freccia e diventa più aggressivo salendo sulle zampe posteriori con le fauci spalancate. Ma è solo negli Anni ’30 in puro spirito Deco che sulle 301, 202, 302 e ancora nel dopoguerra con le 203 e 403 , troviamo la testa scolpita all’inizio del cofano. Nel 1975, compare il primo disegno al tratto al centro della mascherina o in plastica o in metallo con varie declinazioni stilistiche fino all’ultima, del 2010, in occasione dei 200 anni del Marchio. Un Leone ora in acciaio lucido-opaco e tridimensionale.

Il Leone come simbolo. L’uomo, fin dai primordi, ha espresso il pensiero astratto e complesso attraverso vari simboli, che indicavano e suggerivano. L’ ancestralità e l’identità dei clan e delle tribù fu espressa attraverso il simbolo del totem, generalmente un animale, che apparteneva alla categoria del sacro, del sociale, del mistero delle origini. Nell’orda primitiva il padre, violento e geloso, possiede tutte le femmine e scaccia i figli man mano che diventano grandi. Un giorno i fratelli allontanati dalla comunità iniziale si riuniscono, uccidono e mangiano il padre. Con il pasto totemico e i rimorsi conseguenti viene instaurato un ordine sociale fondato sulla proibizione di uccidere l’animale totemico (simbolo del padre) e la rinuncia ad unirsi alle femmine del clan (rafforzamento genetico). Il più antico marchio automobilistico del mondo ancora in attività afferma la sua personalità e il suo carattere con un nuovo logo. Si inaugura una nuova pagina della sua storia.