Il 4 e 5 maggio scorsi il Club ha dato appuntamento ai propri soci a Monza per il Raduno Nazionale 2019. Una due giorni all’insegna della convivialità per scoprire uno dei centri del motorismo italiano e mondiale ma anche una città antica e ricca di storia.

Dopo l’ufficioso preraduno, svoltosi nella serata di venerdi in un noto locale di Bovisio Masciago alla presenza dei primissimi arrivati, il Raduno si è aperto la mattina di domenica con l’arrivo di tutti gli equipaggi (una ventina, provenienti da tutta Italia e rappresentanti quasi l’intera gamma Peugeot, dalla 208 alla Nuova 5008, passando per una rappresentanza di tre RCZ). La visita al centro storico di Monza è stata inframmezzata dal pranzo consumato in un noto locale e seguita nel pomeriggio da quella alla Villa Reale, residenza estiva di Casa Savoia ubicata all’interno del Parco di Monza, il quale ospita al proprio interno anche il celeberrimo Autodromo dove ogni anno si svolge il Gran Premio d’Italia di F1. Nel Parco il Club ha approntata un’area riservata all’interno della quale, dopo la visita alla Reggia, le auto partecipanti al Raduno sono state sottoposte al giudizio dei partecipanti secondo le regole del tradizionale concorso “Le Leonesse del Raduno”, volto a premiare le auto giudicate migliori all’interno di ogni categoria di appartenenza.

A sera, dopo la tradizionale cena sociale, si sono svolte le premiazioni del concorso, un momento di divertimento sempre atteso da tutti, le quali hanno visto –tra gli altri- primeggiare una splendida 407 Coupé. La coppa alla vettura più “anziana” è andata ad una 206 GT del 2000, simpaticamente allestita in “configurazione World Rally Champion”, mentre quella all’equipaggio venuto da più lontano è stata assegnata meritatamente ad un socio di Termoli (CB) che ha percorso 700 km pur di essere presente. 

La domenica mattina la comitiva è tornata nel Parco per una visita “privilegiata” all’Autodromo e ai suoi ambienti normalmente chiusi al pubblico, come le tribune VIP, la Sala Stampa, la Sala di Controllo Video e il famoso podio “sospeso” sulla pista sul quale sono stati premiati i più famosi campioni dell’automobilismo mondiale. Particolarmente emozionante la visita ad un tratto parabolico della Sopraelevata che alcuni tra i più temerari hanno voluto sfidare risalendone la china fino a rischiare “gioiose” cadute. A suggellare il tutto  è stata data la possibilità di fare un giro completo di pista che, anche se a bordo di una navetta e non delle auto, ha risvegliato in tutti l’emozione di percorrere uno dei nastri d’asfalto più famosi del mondo.