La storia di Peugeot nelle competizioni del Belpaese prende il via addirittura due secoli fa. È infatti il 17 luglio 1897 quando si disputa la prima competizione automobilistica italiana, la Torino – Asti – Alessandria – Torino. Le auto in Italia sono ancora rarissime: la prima immatricolazione risale infatti ad appena 4 anni prima, ed è proprio una Peugeot; va quindi considerato come un ottimo risultato lo schieramento alla partenza di ben 13 veicoli. L’affidabilità dell’epoca è quella che è, e al traguardo giungono solo in quattro: tra questi c’è il pioniere Michele Lanza, a bordo di una Peugeot, marchio che già alla fine del XIX secolo si mette in mostra per i tanti risultati sportivi conseguiti. In Italia ritroviamo una Peugeot al via solo due anni dopo: siamo a Verona nel 1899, e stavolta la gara è di cosiddetta “dirigibilità”; anche qui la vettura iscritta conclude la corsa, il ché all’epoca equivale praticamente a una vittoria. Nel 1901, organizzato dal Corriere della Sera per promuovere l’automobilismo in Italia, prende invece il via il famoso Giro d’Italia, snodato sul percorso Torino, Genova, La Spezia, Roma – dove si aggiungono vetture provenienti da Napoli – per poi proseguire insieme verso Terni, Perugia, Rimini, Faenza, Bologna, Ferrara, Padova, Vicenza, Verona, Brescia e infine Milano: una sorta di Mille Miglia ante-litteram! Ben quattro Peugeot, sulle 27 vetture partite, concludono l’intero percorso. I successi sportivi in Italia proseguono poi con il pilota Giuppone che si aggiudica il traguardo nel 1907 della Coppa della Lombardia e, nel 1908, con Boillot primo di classe alla Targa Florio. Dopo la pausa della prima guerra mondiale ritroviamo due piccole Peugeot aggiudicarsi una doppietta alla Coppa delle Alpi del 1925, preludio allo schieramento in forze alla prima edizione della Mille Miglia, nel 1927, dove la leggera 5CV conclude la gara in 34 ore all’incredibile media, per il periodo e per le strade dell’epoca, di 48 km/h. Dopodiché l’autarchia costringe molte squadre straniere ad astenersi dalla partecipazione a competizioni italiane, e quindi per ritrovare una Peugeot sulla linea di partenza occorre attendere il 1952, con la 203 berlina schierata alla Mille Miglia, seguita dall’edizione 1953 dove lo stesso modello si aggiudica la classe Turismo Internazionale 1300cc guidata da Gino Munaron. La Mille Miglia è una gara che cambia nel bene e nel male le sorti delle competizioni automobilistiche nazionali e non solo. Con l’incidente del 1957 le corse su strada in Italia vengono infatti vietate e, tra gli anni 60 e soprattutto 70, gli sportivi a quattro ruote si indirizzano verso i circuiti e i rally.
La Peugeot 203 alla Mille Miglia del 1953
L’epoca d’oro dei rally Peugeot in Italia
Negli anni 70 la presenza di Peugeot nello sport italiano riprende vigore e successi con la 104 ZS preparata da Facetti e pilotata da Gianni dal Zoppo la presenza di Peugeot nello sport italiano riprese vigore e successi: da lì è un crescendo rossiniano fino alle vittorie memorabili della Peugeot 205 Turbo 16 che, col successo al Sanremo del 1984, rivoluziona la storia dei Rally internazionali, e alle vittorie della Peugeot 206 WRC, ancora al Sanremo, nel 2000, 2001 e 2002 e, con la Peugeot 207 S2000, nel 2007, 2009, 2010, 2011 e 2013. Vittorie preziose per conseguire 5 titoli di Campione del Mondo Rally costruttori (1985, 1986, 2000, 2001, 2002). Ma non è finita: con l’imbattibile Paolo Andreucci, la Peugeot 208 T16 si aggiudica il rally ligure altre quattro volte di fila, dal 2015 al 2018.
La “mitica” 205 Turbo 16 qui ripresa ad un’edizione del Rally di San Remo
©2025 – Club Storico Peugeot