Durante la seconda guerra mondiale l’ufficio tecnico della casa del Leone aveva già studiato la vettura del rilancio, ma era necessario ancora altro tempo per i test e l’organizzazione della produzione. Poi, durante le prove tecniche, in primavera del 1947 un giornalista scattò alcune foto del prototipo e le pubblicò. Peugeot fu costretta ad anticipare il momento del lancio decidendo per Parigi 1947, anche se poi i primi esemplari scenderanno dalla catena di montaggio solo nell’ottobre del  1948. Fino al 1955, per otto anni, rimase il solo modello a listino Peugeot.  Presto alla berlina vennero affiancate le versioni commerciali, ma anche una elegante coupé e l’affascinante cabriolet quattro posti. Fu un successo e venne costruita fino al febbraio 1960 in ben 685.828 esemplari grazie ad un abitacolo spazioso, allestimenti di qualità superiore, l’affidabilità nella tradizione del marchio e la linea morbida dai tratti arrotondati, disegnata da Henri Thomas e di ispirazione americana. La scocca portante, le sospensioni votate al comfort, lo sterzo a cremagliera e un potente impianto frenante, accompagnano un motore quattro cilindri 1.300 da 42 Cv d’impronta sportiva, con camere di scoppio emisferiche e cambio a quattro marce, che permette di raggiungere i 120 km/h. Ricchissima la gamma di versioni: dalla berlina trasformabile con tetto apribile, alla coupé da 45 Cv e alla cabriolet, regina dei concorsi d’eleganza, oltre alla familiare e alle varianti commerciali.

Le varie versioni della 203

L’addio ad un’autentica protagonista della scena automobilistica sarà l’imponente cerimonia, di fronte all’ultima nata, che coinvolge le maestranze e tutti gli ingegneri e stilisti che hanno dato vita a questo straordinario progetto. Lunga e di successo la carriera, che termina il 26 gennaio 1960 dopo 685.828 esemplari prodotti, molti diffusi al di fuori della Francia dal Nord Europa al Maghreb.

 

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