Cos’è un “Wankel”? un motore a pistone rotante che elimina l’inerzia: energia perduta nel muovere su e giù i pistoni e nel trascinare l’irrinunciabile volano, opportuno per dare al motore un minimo di fluidità di funzionamento. Semplificando molto, il pistone rotante (“rotore”) ha grossomodo la forma di un triangolo (trocoide) e ruota in una camera di combustione biloba (“statore”), spostandosi nel suo ciclo tra la parte superiore ed inferiore della camera stessa. Questo motore ha equipaggiato la Citroën GS Birotor (ne abbiamo parlato nella newsletter dello scorso dicembre) ma è stato installato anche su una vettura sperimentale su base AMI8 chiamata M35: ne furono prodotte poco più di 250 ed affidate in prova a clienti selezionati per percorrere circa 30.000 chilometri e dare poi un feedback alla Casa Madre.
La AMI 8 M35 in versione Wankel. Da notare il lunotto particolarmente spiovente e la presenza di due sole portiere
Il cuore del progetto consisteva in un monorotore da 497cm³ e 49Cv che lanciava la berlinetta a più di 140 chilometri orari trasformando un’auto per famiglie nella grintosa M35 carrozzata da Heuliez: oltre al Wankel nella M35 troviamo una linea più filante e sportiva con sole due porte, le celebri sospensioni idropneumatiche e degli interni pensati ad hoc. Da subito oltre allo stile accattivante e alla grande potenza del motore si evidenziarono alti consumi, una certa delicatezza del propulsore in rapporto alla durata e una tassazione doppia: sia in Francia che in Italia, il fisco raddoppiava il valore della cilindrata del Wankel arrivando quindi a pagare come una 1.100. M35, coupé due porte prodotta dal 1969 al 1971, fu il banco di prova che aprì la strada a GS Birotor la Citroën di serie con motore rotativo, ad oggi M35 è una rarità tra le Citroën d’epoca, molto apprezzata dai collezionisti.