Un giorno Gian Luca ci contattata e ci chiede un aiuto per completare la sua tesi. La sua storia merita tutta la nostra attenzione perché nasce da un esigenza personale a seguito di un grave incidente stradale che cambierà per sempre i ritmi nella vita di  Gian Luca. Viene così coinvolto Fabrizio Taiana, Segretario e fondatore del Club storico Peugeot, nonché autore del recente libro “La prima auto venduta in Italia” per dargli una mano, quale storico del marchio francese. E’ fatta, Gian Luca e Fabrizio si sentono e tutto fila liscio fino alla presentazione della tesi presso la Facoltà di Economia della “Universitas Mercatorum“, l’ Università telematica delle Camere di Commercio Italiane. Il Dott.Gain Luca Campora si laurea in Economia con una tesi dal titolo: “La nascita dell’industria automobilistica e la riconversione della Peugeot”, che i soci potranno scaricare in fondo a questo articolo. L’abbiamo intervistato per voi.

D: Nome, cognome ed età.

R: Mi chiamo Gian Luca Campora ed ho 53 anni.

D: Ci faccia un piccolo profilo di sé e ci racconti della sua passione per i motori, se ce l’ha.

R: Sono genovese di nascita, abito a Isola del Cantone, un paesino sull’ Appennino ligure in provincia di Genova con mia moglie Antonella e la nostra cagnolina Emy. Sino all’incidente che mi ha lasciato tetraplegico (ma da corsa) in carrozzina ero contitolare di uno studio di amministrazioni immobiliari e praticavo il ciclismo, la mia grande passione, a livello amatoriale. Vi sembrerà strano, ma non sono assolutamente appassionato di motori. Ho sempre considerato l’automobile come uno strumento che debba essere commisurato alle esigenze, sicuro ed affidabile; per me l’automobile non è mai stata uno status symbol però ne ho sempre curato attentamente la manutenzione della mia.

D: Sappiamo che ha subito un grave incidente, se la sente di raccontarci quanto questo fatto ha mutato la sua visione della vita? Ha un suggerimento da dare a chi vive una situazione analoga alla sua?

R: L’incidente che ho subito, come potete immaginare, mi ha stravolto la vita, ma non per questo l’ha necessariamente peggiorata sotto tutti gli aspetti. I ritmi obbligatoriamente più lenti fanno apprezzare aspetti su cui prima non mi soffermavo. Nel mio caso è stato fondamentale rimodulare il significato di “normalità”. L’unico consiglio che mi sento di dare a chi è nella mia condizione è di non ascoltare consigli; la situazione che viviamo è talmente profonda e personale che ognuno deve trovare dentro di sé il proprio modo di reagire e non esiste un modo giusto o sbagliato in assoluto. Sarei felice se riuscissi a dare, più che consigli, buoni esempi.

D: Dopo questo evento mette la testa nei libri e ne nasce un interessante tesi dedicata al marchio del Leone. Come si avvicina alla storia di Peugeot?

R: Seguendo il corso di “Storia del lavoro e delle imprese” tenuto dal Prof. Zaganella ho avuto modo di studiare la storia di Peugeot; siccome sono sempre stato affascinato dagli imprenditori “visionari” ho deciso di approfondirla ed è nata l’idea della tesi. Costruire in vent’anni un’industria automobilistica partendo da un triciclo a vapore, come ha fatto Armand Peugeot, meriterebbe ben altra notorietà.

D: C’è un modello di vettura Peugeot che ama in particolare e se sì per quale motivo?

R: Due modelli. La 106 Palm Beach azzurra metallizzata, la mia prima auto acquistata nuova e la 205 1.6 GTI 115 cv bianca di un mio amico, bella, veloce e sportiva.

D: Ha una dedica da fare a qualcuno in particolare?

R: Per quanto riguarda la tesi sicuramente il mio relatore, Prof. Marco Zaganella, e il Vostro Dott. Fabrizio Taiana per l’aiuto che mi ha dato nel reperimento dei testi e per l’entusiasmo che traspare quando parla di Peugeot. Per tutto il resto mia moglie Antonella che mi aiuta e mi appoggia in tutto ciò che faccio.

Grazie di cuore Dott.Campora!

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