Esattamente centotre anni fa, viene presentata la nuova Citroën 10HP B2, dotata di motore da 1.452 centimetri cubici e 9CV fiscali. Le dimensioni sono simili a quelle della Type A, la silhouette è caratteristica con la capote orizzontale ed il radiatore più alto. Citroën punta su praticità, semplicità e sicurezza, con B2 vengono sviluppate le vetture a “conduite intérieure” ovvero con il guidatore e gli occupanti ben protetti da un abitacolo chiuso quando le auto più diffuse sono le torpédo che lasciano pilota e passeggeri in balia delle intemperie, riparati, quando disponibile, da una piccola capote. La B2 è la prima vettura a “conduite intérieure” costruita in serie e per poter garantire l’approvvigianamento di legna necessario alla produzione della struttura superiore dell’abitacolo vengono allestiti dei grandi depositi a Issy-les-Moulineaux con annessa segheria, è il primo stabilimento satellite della fabbrica Citroën di Javel che negli anni realizzerà nei dintorni di Parigi numerose fabbriche specializzate nella produzione di specifici componenti. Sul telaio di B2 si sviluppa rapidamente una gamma completa di allestimenti e modelli, la torpédo quattro posti è proposta in quattro versioni: Série, Série Luxe, Tourisme Luxe e Sport. La gamma dei veicoli commerciali si amplia con due allestimenti con cassone in legno naturale verniciato che misura 1,40 metri di lunghezza per 1,16 metri di larghezza e un pratico portellone posteriore a ribalta: la Boulangère (a tetto fisso) e la Normande dotata una grande capote stile torpédo, anche lo slogan è studiato ad hoc «Agricoltori, siete già parte del progresso, grazie alle macchine che hanno sollevato dal lavoro più duro l’uomo. Per portare le merci al mercato, perché non sostituite il vostro cavallo con un veicolo da trasporto!?»

La Citroën C3

B2 è un’auto che può fare tutto e andare dappertutto: vi ricordate il carrozziere Henri-Labourdette? Nel 1923 viene presentata la versione definitiva della B2 Caddy una sportiva dalle linee estremamente leggere e aerodinamiche con posteriore “a punta” e parafanghi profilati in stile “elica”, parabrezza in due parti basso e inclinato; infine la carrozzeria, fabbricata appositamente ad Ivry-sur-Seine, è dipinta in due toni di colore con il basso profilo ed i parafanghi evidenziati da una vernice scura. Il motore classico delle B2, nelle Caddy è modificato e reso più performante: distribuzione rivista, pistoni in lega leggera anziché ghisa e compressione aumentata la portano a raggiungere i 90 chilometri orari con un consumo di 8,5 litri per 100 chilometri. B2 Sport Caddy verrà prodotta in soli 300 esemplari da ottobre 1922 a maggio 1924 e conquisterà numerosi premi sia ai concorsi di eleganza che nelle competizioni sportive come la “Route pavées”. La robustezza della Citroën 10HP B2 ne fa un modello estremamente versatile, durante i suoi cinque anni di produzione verrà declinata in versione taxi, ambulanza, blindato militare, furgone e – dotata dei famosi cingoli Kégresse – sia in versione “neige” che “tous terrains” dominerà le sabbie del deserto del Sahara! Monsieur Richou, il concessionario Citroën di Grenoble farà carrozzare le B2 dall’atelier Jamme di Montpellier ottenendo delle torpèdo a otto posti utilizzate per escursioni turistiche nelle Alpi; a Londra vi sono dei taxi Citroën B2 specificatamente allestiti per avere una cabina più spaziosa e avanzata. Diversi meccanici e preparatori utilizzeranno le B2 come base per creare auto sportive e ed il team FAB con una Citroën 10HP B2 si classificherà primo alla Parigi-Nizza del 1926. Le vetture “di serie” riporteranno diverse vittorie anche nelle competizioni di Le Mans del 1921 e 1922 dedicate alle vetture con i minori consumi conquistando il primo e secondo posto nella classifica generale con 3,5 litri per 100 chilometri.

 

 

Il più grande successo delle B2 rimane la conquista del deserto grazie alle versioni cingolate. Il debutto avvenne in sordina e fu una dimostrazione delle capacità della “Compagnia Transahariana” ideata da André Citroën: nel 1922 la carovana composta dai semicingolati Citroën su base 10HP B2, guidata da Georges-Marie Haardt e Louis Audouin-Dubreuil, attraversò il Sahara da nord a sud, fu un successo pieno, seguito alla fine del ‘23 da una nuova crociera detta “Algeria-Niger”, composta da quattro cingolati che in oltre 3.600 chilometri attraversò nuovamente il Sahara dal Marocco al Benin, da Figuig a Savé dove fu trionfalmente accolta dallo stesso André Citroën. Il 28 ottobre del 1924, dopo un anno e mezzo di preparazione, prese il via la “seconda missione Haardt-Debreuil” detta anche “Spedizione Citroën Centro Africa”. Da Colomb-Béchar, in Algeria, gli otto cingolati con trazione “Citroën-Kégresse-Hinstin” percorsero 28.000 chilometri, dividendosi in più gruppi che arrivarono, il 26 giugno 1925 a Città del Capo in Sud Africa, a Tananarive in Mozambico e persino a Tulear, attraversando il Madagascar. Un’equipe composta da cineoperatori, fotografi, scienziati e persino dal pittore Alexandre Iacovleff  documentò con la massima cura la spedizione che fu celebrata da un film e da numerose esposizioni di fotografie, disegni e reperti che arricchirono le conoscenze geografiche dell’epoca. Prodotta da maggio 1921 a luglio 1926, la 10HP B2 fu prima affiancata e poi sostituita dalle maneggevoli 5HP e le nuovissime B10 equipaggiate con le famose scocche tutt’acciaio. 

B2 (in tutti i suoi allestimenti) è stata fabbricata in 89.841 esemplari.

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