A partire dagli anni ‘20, molti piloti iscrissero le proprie Citroën alle più importanti gare internazionali, senza che la Casa si impegnasse direttamente. La situazione iniziò a cambiare quando validi piloti, pur sempre privati, ma su DS19, ottennero brillanti successi in alcune tra le più dure competizioni. Dopo un primo posto nella categoria “2 litri” al Monte Carlo del ’56 ed il podio completo al Rikspo Kalen finlandese l’anno successivo, la svolta vera e propria arrivò nel 1959, quando l’equipaggio composto da Paul Coltelloni, Pierre Alexandre e Claude Desrosiers, a bordo della ID19 color écaille blonde (di proprietà della moglie di Coltelloni!) si aggiudicò il primo posto assoluto al 28° rally di Monte Carlo. Era il 25 gennaio, la ID19 con numero di gara 176  vinceva la corsa con 308 punti di penalità staccando di 22 punti la Simca Aronde dell’equipaggio Thomas-Delliere. Coltelloni, che nella vita si occupava di calzature, ricevette la coppa dalle mani della principessa Grace di Monaco. Cominciava un’epopea. Coltelloni, come molti altri piloti francesi, correva per la scuderia P.I.F. (Paris-Île-de-France), diretta da René Cotton, a sua volta pilota in gare di durata e regolarità. Dopo la vittoria al Monte Carlo del ’59, il giovane Jacques Wolgensinger, da meno di un anno alla guida del neonato settore Pubbliche Relazioni di Citroën, avvicinò Cotton, proponendogli una collaborazione. All’epoca i piloti che correvano nelle gare di regolarità, non erano star da prima pagina e per vivere dovevano necessariamente avere altre occupazioni: Coltelloni era un rappresentante di calzature, Bob Neyret faceva il dentista. Ancora oggi, proprio Neyret ama raccontare come ogni sera, dopo aver congedato il suo ultimo paziente, scendesse in strada dov’era parcheggiata la sua DS, per andare ad allenarsi alla guida nei boschi attorno a Parigi.

Il team DS al completo

Il palmarès della DS si allungava gara dopo gara: ovunque il fondo stradale era reso difficile da neve, ghiaccio, fango  o impervie pietraie, le ID e DS passavano con agilità. Le caratteristiche del telaio della DS, unite alla disposizione “tutto avanti”, permettevano a queste auto di restare controllabili anche su fango e ghiaccio.

Questo è l’elenco dei soli primi posti assoluti di quel 1959:

  • Gara Equipaggio Modello
  • Rally di Monte Carlo Coltelloni/Alexandre/Desrosiers ID19
  • Rally di Provenza (F) Trautmann/Trautmann ID19
  • Adria Rally (I) Coltelloni/Houel ID19
  • Rally dei Vichinghi (N)Coltelloni/Desrosiers ID19

Dopo quasi vent’anni di successi, tra cui alcune tra le più massacranti corse mai disputate, come la Liegi-Sofia-Liegi, o i rally africani, corsi su piste che spesso si perdevano in deserti di pietre taglienti o che prevedevano l’attraversamento di fiumi senza che vi fossero ponti; nel 1974 la squadra corse si aggiudicò il World Cup Rally, mentre l’ultima vittoria di una DS in competizione arrivò nel 1975, qualche mese dopo la fine della produzione, quando la DS23 di Jean Deschazeaux e Jean Plassard arrivò prima nella categoria turismo di serie e quarta assoluta!

Coltelloni riceve la coppa dalle mani della Principessa Grace di Monaco