La nascita della 204 segna un grande passo avanti per le vetture di media-bassa fascia perché ricca di novità ed evoluzione, infatti viene da subito dotata di un ottimo motore 1100 cc con consumi ridotti, spazio interno soddisfacente, velocità massima di 138 km/h ed ingombri esterni relativamente ridotti. La 204 fu proposta inizialmente solo in versione berlina e in opzione era previsto il tettuccio apribile. La vettura catturò da subito il pubblico grazie alla sua linea inconsueta che rompeva con la tradizionale influenza dello stile americano. Tale linea tendeva a creare invece uno stile tutto suo dalle forme piuttosto arrotondate. L’ottimo successo riscosso al suo esordio pose le basi per l’allargamento della gamma. 

La 204 Break del 1967 venne equipaggiata con un innovativo motore diesel di piccola cilindrata (1255 cc) aggiudicandosi così il primato del più piccolo diesel su una vettura di serie. Poco dopo anche altri produttori si cimentarono in questa formula, che rimase comunque per molto un primato Peugeot

204 coupé e cabriolet

Nel settembre 1966 apparvero la 204 Coupé, Cabriolet e Furgone. Le prime due hanno un passo ridotto di 29 cm e sono veicoli originali a tendenza sportiva, la terza è un mezzo commerciale basato sulla station wagon senza porte posteriori e dove il sedile posteriore è stato sostituito da un pianale piatto per ottenere un veicolo utilitario a un costo inferiore. Si superano quindi i 1,5 m3 di carico, caso unico, all’epoca, per un veicolo di questo tipo, lungo meno di 4 metri. Le berline hanno diritto al restyling del posteriore con lo stesso aspetto delle coupé e delle cabriolet, abbandonando questo posteriore così caratteristico e tutt’altro che unanime.
La decappottabile, progettata da tempo, fu un po’ la rivincita dei designer de La Garenne contro la squadra di Sergio Pininfarina che aveva tagliato il tappeto sotto di loro nel 1961, presentando la magnifica decappottabile 404  “made in Italy“. Questa volta è stata la squadra francese ad aver fatto bene. Inoltre, avevano ottenuto questo trucco riutilizzando molti elementi della berlina, il che consentiva l’industrializzazione e la commercializzazione ad un costo interessante. Il prezzo di vendita era solo del 20% superiore a quello di una berlina, mentre una 404 “italiana” valeva il 60%.
Nel 1963 Roland Peugeot si era imbattuto in uno schizzo di Paul Bouvot per una coupé 2 + 2 basata sulla decappottabile. Le prime unità furono assemblate nel maggio 1966 e la produzione iniziò a settembre. Costruiti come sub-appaltatore a Chausson poi motorizzati a Sochaux, questi due derivati ​​ebbero un grande successo e la linea molto sottile della coupé vinse persino il premio Paul Bouvot nel Gran Premio del 1966 per l’arte e l’industria automobilistica. Nasce la prima piccola coupé a trazione anteriore in casa Peugeot, la prima ad avere la “terza” porta che diventerà di moda in seguito, anche sui modelli che seguiranno: 304 S, 104 ZS, 205 GTI. Per quanto riguarda la decappottabile, per la quale nell’autunno del 1967 era disponibile un bel hard-top in acciaio, è anche l’antenata delle piccole decappottabili moderne di Peugeot: 304 e più recentemente 306, che utilizza lo stesso principio di anteriore e posteriore. molte parti identiche a quelle della berlina. Le 204 Coupé e decappottabili avevano lo stesso motore della berlina ma con una velocità massima leggermente superiore (143 km/h). Dotata di sospensioni ribassate, una linea ribassata, un cruscotto con tre quadranti tondi che verrà montato sulla berlina e station wagon di lusso l’anno successivo, oltre a un accendisigari e due posacenere aggiuntivo nei braccioli delle porte (solo sul vintage 67) che ha fatto un totale di tre posacenere per un’auto a due posti come la decappottabile. Fino al marzo 1970 furono costruite poco più di 18.000 unità per la decappottabile e poco più di 42.000 per la coupé.

Le simpatiche ed eleganti 204 Cabriolet e Coupé

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