La Peugeot 205 Turbo 16 Evo 2 con targa MI 07097Y è stata una delle vetture più iconiche del Campionato Italiano Rally 1986, affidata al talento di Andrea Zanussi e Paolo “Popi” Amati. Tra trionfi e controversie regolamentari, questa vettura ha lasciato un segno indelebile nella storia del rally nazionale.

La Peugeot 205 Turbo 16 Evo 2, targata MI 07097Y in prova speciale

Un debutto da protagonista

  • Rally della Lana 1986: a fine luglio, la 205 Turbo 16 Evo 2 fece il suo esordio nel Campionato Italiano Rally al Rally della Lana. Fin dalle prime prove, Zanussi e Amati dimostrarono il potenziale straordinario della vettura, conquistando una vittoria netta e portandosi in testa alla classifica generale.
  • Rally Piancavallo 1986: nella gara di casa, disputata sotto una pioggia incessante, l’equipaggio offrì una prestazione magistrale, dominando e vincendo la competizione.

La sfida internazionale e le polemiche

  • Rally di Sanremo 1986: nonostante le difficoltà, Zanussi e Amati si presentarono al via del Rally di Sanremo, appuntamento valido per il Campionato del Mondo Rally (WRC). In gara con la Peugeot 205 Turbo 16 Evo 2 numero 6, si confrontarono con i migliori piloti del panorama internazionale, contribuendo a consolidare la reputazione della vettura. Tuttavia, nel cuore della gara, una decisione controversa cambiò tutto: i Commissari Tecnici esclusero tutte le Peugeot 205 Turbo 16, accusando il team di utilizzare minigonne mobili non conformi. Una squalifica amara che ebbe un forte impatto sulla lotta per il titolo.

Da sinistra, Paolo “Popi” Amati con Andrea Zanussi, equipaggio ufficiale Peugeot Talbot Sport Italia

Una targa, più vetture

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la targa MI 07097Y non fu associata a un’unica vettura da gara, ma venne applicata a più esemplari di 205 T16 Evo 2, utilizzati da Peugeot Talbot Sport Italia nel Campionato Italiano Rally. Analizzando i numeri di telaio, è possibile risalire alle vetture che hanno portato questa targa in gara:

  • #C211: questo telaio, inizialmente dotato di targa francese 311 FPF 75 (ndr: 75 stava per Parigi città), venne impiegato con scarso successo da Timo Salonen al Rally del Portogallo e all’Acropolis Rally. Successivamente, venne destinato al programma italiano, dove Andrea Zanussi lo utilizzò nella sua lotta per il titolo.
  • #C214: questo esemplare, che ha corso con le targhe 290 FPF 75 e 244 FWH 75, è uno dei più longevi tra le 205 T16 Evo 2. Dopo aver disputato numerose gare del WRC, tra cui il Safari Rally con Shekhar Mehta, l’Acropolis Rally e il Rally di Argentina con Bruno Saby, e il 1000 Laghi con Stig Blomqvist, terminò la sua carriera ufficiale nelle mani di Andrea Zanussi, facendo la sua ultima apparizione mondiale al 28° Rallye Sanremo.

La MI 07097Y in azione 

La curiosità: da vettura stradale a macchina da corsa e ritorno

Nel 1986, con l’arrivo in Italia della prima Peugeot 205 T16 Evo 2 Gruppo B, si presentò un problema burocratico: omologare per la circolazione stradale un’auto progettata esclusivamente per le competizioni era un’impresa complicata. Per aggirare l’ostacolo, Peugeot Talbot Italia decise di applicare alla vettura da gara la targa di un esemplare stradale precedentemente immatricolato. Dal 14° Rally Internazionale della Lana, la 205 T16 Evo 2 con telaio C211 iniziò così a gareggiare con la targa MI 07097Y. In seguito, la stessa targa venne utilizzata anche su altri telai ufficiali inviati in Italia da Peugeot Talbot Sport, tra cui il C214, protagonista del 28° Rallye Sanremo. Con la fine del Campionato Italiano Rally 1986 e l’abolizione delle vetture di Gruppo B, la targa MI 07097Y venne definitivamente restituita alla sua destinazione originale, tornando a identificare esclusivamente la Peugeot 205 Turbo 16 stradale da cui tutto era iniziato. Oggi, questa targa rappresenta un pezzo di storia del rally, simbolo di un’epoca irripetibile in cui tecnica, talento e passione hanno reso leggendarie vetture come la 205 Turbo 16 Evo 2.

Zanussi – Amati chiusero l’esperienza con la 205 T16 Evo 2 al 28° Rally di San Remo nel 1986

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