Di primo acchito si pensa all’Inghilterra o a qualche artista indiano che ha portato tra le fredde nebbie londinesi il calore del paese natio ed affettivamente se andiamo a vedere le immagini della “Citroën Custom Cinema” quello che colpisce è il tripudio barocco di luci e lustrini! Quella che una volta è stata (si suppone) una Traction Avant adesso, priva di motore ed omologazione è divenuta “un pezzo d’arredo per vedere film in maniera stravagante”. Leggiamo ancora dalla descrizione dell’auore: “Citroen Cinema è un’auto d’epoca, una Citroen Traction Avant, trasformata in opera d’arte: rivestita in prezioso velluto nero con motivi floreali bianchi, foglie dorate e cristalli scintillanti. Il mezzo espone una macchian dei popcorn e un minifrigo decorati con cura e maestria. Moquette bianca e sedili in velluto blu rendono l’ambiente accogliente e lussuoso. I due posti a sedere permettono la visione di qualsiasi tipologia di contenuto multimediale grazie al proiettore posizionato sul tettuccio della macchian e ad un telone automatizzato comandato da iPad sul paraurti anteriore.”.

Fin qui tutto molto eccentrico, sicuramente da far svenire un purista dell’auto d’epoca e far sorridere chi invece ama personalizzare il proprio mezzo vintage, anzi, siamo andati oltre rendendo l’automobile, pensata per la mobilità di merci e persone, un mezzo assolutamente immobile dove invece è la fantasia a prendere il volo! La cosa davvero interessante è che il Sig. Brandy Roger non è una persona fisica bensì il nome di un italianissimo collettivo artistico con base in Val d’Aosta che proprio a proposito della fu Traction Avant dichiara: “la nostra Citroën vuole parlarci del cinema del passato; Laurel & Oil, Charlie Chaplin e altri giganti dell’epoca vengono celebrati sulle sue fiancate, accarezzando i nostri occhi e i nostri ricordi.

L’auto diventa così un’opera senza tempo, dove tradizione, arte e tecnologia si fondono armoniosamente, ricordandoci la nostra grande capacità di evolverci sempre nel rispetto del passato. È il perfetto equilibrio tra nostalgia e modernità, pensata per chi desidera viaggiare con il cuore, sulle note del passato, ma farlo nel comfort, immerso in un’atmosfera che celebra l’arte e il piacere dei sensi.”. L’idea dell’auto cinema non è nuova, esiste già (esposta al Conservatoire Citroën) una 2CV Théâtre creata nel 1977 sotto la direzione artistica di Jacques Livchine e Hervée de Lafond, “La 2 CV Théâtre” è stata lo spettacolo più rappresentato dal Théâtre de l’Unité fino al 1997. La trasformazione dell’auto fu opera dello scenografo Claude Acquart. Una 2 CV trasformata in teatro di strada, era il luogo di spettacolo più piccolo e intimo del mondo. Dal 1977 al 1997, ha girato più di venti paesi e tre continenti, con quasi 1.000 rappresentazioni.

Sicuramente l’eclettico André Citroën avrebbe apprezzato le performance artistiche delle sue automobili.

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