CX

CX: è la sigla che indica il coefficiente di penetrazione nell’aria, nel 1975, nessun nome sarebbe stato più adatto per definire una vettura dall’ottimo profilo aerodinamico, design improntato alla massima funzionalità, un arredamento interno che sembrava quello di un’astronave per aspetto e materiali utilizzati. Il cruscotto poi non somigliava a quello di nessun’altra auto. Michel Harmand, il geniale progettista che aveva già curato gli interni di SM e GS (per citarne due) aveva donato alla CX una plancia di bordo perfetta: tutti i comandi raggruppati in due “satelliti” agli estremi di una semicupola chiamata “lunule”, gli indicatori di velocità e regime motore sostituiti da tamburi rotanti gialli, retroilluminati, per una lettura istantanea.

La presentazione avvenne al Salone di Parigi del 1974, in un momento molto particolare per la durissima crisi petrolifera che attanagliava il mondo, la stessa crisi che aveva bloccato il mercato delle auto di lusso e che aveva portato alla decisione di unire le forze di Peugeot e Citroën che avevano da qualche mese formato il gruppo PSA. CX si trovò a raccogliere il difficile testimone di ammiraglia Citroën e non fu certo cosa facile: rispetto alle sue antenate, la nuova nata era più piccola fuori ma soprattutto dentro, dove era più bassa e con meno spazio per i passeggeri posteriori. Grazie alla disponibilità del pianale della CX Break, arrivata nel ’75, i tecnici progettarono una versione allungata della CX berlina, chiamata CX Prestige, pensata per ruoli ufficiali come i lunghi cortei presidenziali, o anche come vettura per capi d’azienda e manager che lasciavano condurre la propria auto all’autista, occupando lo spazioso comparto posteriore.
Sempre nel 1975 arrivò una versione con motore Diesel che pur con soli sessantasei cavalli, sfiorava i 150 km/h. Grazie alle doti di comfort e sicurezza assicurate dalle sospensioni idropneumatiche Citroën unite al risparmio di un motore Diesel decisamente parco nei consumi, la CX Diesel fu subito un successo, rinnovato negli anni con motori sempre più moderni e prestanti: prima una versione 2500 da 75 cavalli, poi un turbodiesel da 92 ed infine 120 cavalli che hanno fatto a lungo della CX l’auto Diesel più veloce del mercato. Nel 1985 arriva prima una versione turbo a benzina ad alte prestazioni: 220 km/h e 168 cavalli di potenza della CX GTi Turbo non fanno più rimpiangere le prestazioni della vecchia SM.

Pochi mesi dopo l’intera gamma viene aggiornata con l’arrivo della Serie2, completamente rinnovata internamente e più moderna anche fuori, grazie a nuovi paraurti in resina ed altri particolari che non la fanno sfigurare davanti a vetture nettamente più giovani. La CX proseguirà la sua carriera sino al 1989, anno di lancio della XM, ma le versioni Break verranno prodotte ancora fino al 1991 con il nome di Evasion.
Oltre un milione di esemplari prodotti hanno lasciato un segno nella storia dell’automobile ed oggi questo modello viene rivalutato da appassionati e collezionisti che l’apprezzano sia per l’intrinseco valore storico che per le eccezionali qualità stradali.