BX

La prima Citroën elaborata al computer è frutto della collaborazione tra il carrozziere italiano Nuccio Bertone ed il Centro Stile Citroën di Velizy che, avvalendosi per la prima volta del programma CAD (Computer-Aided Design, progettazione assistita da computer), arriva velocemente alla sintesi ottimale tra progetto e prestazioni: BX ottiene un buon coefficiente aerodinamico pari a 0,34 e grazie all’uso innovativo di materiali compositi per elementi come i paraurti, il portellone del bagagliaio, il cofano motore e i pannelli posteriori, ha un peso a vuoto di soli 885 kg. Nata in piena era PSA, la BX prenderà i suoi motori dalla banca di propulsori del gruppo: equipaggiata da subito con motorizzazioni potenti (62CV e 72CV da1.360 cm³, 90CV da 1.580 cm³).
Il progetto della Citroën BX, nome in codice “XB” fu avviato nel 1978 e completato nel novembre 1979.

Con BX, Citroën, si pone il duplice obiettivo di entrare nel mercato delle vetture del segmento medio superiore e subentrare a GSA grazie ad un veicolo moderno e non convenzionale che pone l’accento sull’innovazione con carrozzeria a due volumi, quattro porte e portellone posteriore. Trazione anteriore, motore trasversale, quattro freni a disco e un peso ridotto per garantire una buona accelerazione e poco dispendio di carburante. Come tutte le Citroën di alta gamma dell’epoca, era dotata di un sistema di sospensioni idropneumatiche per garantire il proverbiale comfort e una tenuta di strada ineccepibile oltre ad una nuova linea dal design innovativo.

La progettazione della BX, come accennato, è opera del carrozziere italiano Bertone: il designer Marcello Gandini (padre della Miura, della Countach e della Stratos) propose una linea originale, essenziale, priva di eccentricità, che si distingueva nel panorama automobilistico dell’epoca ma che sarebbe diventata l’emblema della BX. Anche l’abitacolo non fa eccezione con la plancia futuristica ispirata a quella di CX, che riprende elementi caratteristici come i comandi satellitari ai lati del volante monorazza e il contagiri retroilluminato. Moderna e ricca di equipaggiamenti, BX convince stampa e clientela: è un grande successo commerciale. Nel 1985, con BX, Citroën è il primo costruttore francese a proporre una versione diesel automatica e nel 1987 innova ancora: BX è la prima vettura francese di serie dotata di un motore a 16 valvole.

Prodotta nello stabilimento di Rennes – La Janais in Bretagna e in quello di Vigo in Spagna, è stata venduta in 2.337.016 esemplari. La produzione è terminata nel giugno 1994.